La dieta del sondino viene effettuata attraverso un’infusione, 24 ore su 24, di soluzioni di proteine in cicli di 10 giorni; tale infusione viene effettuata con la tecnica della nutrizione artificiale, ovvero grazie a un sondino che viene introdotto nel naso e arriva all’intestino. Secondo l’ideatore della NEC, la nutrizione effettuata con queste modalità consente, nel giro di dieci giorni, una riduzione del peso corporeo che oscilla dal 7 al 10% del peso iniziale.
L’infusione continua delle soluzioni proteiche fa sì che si generi uno stato di chetosi (acetonemia, il noto “acetone” che spesso si verifica in pazienti diabetici o nei bambini) che azzera il senso di fame.
Preparazione alla dieta
Prima di poter iniziare la dieta col sondino è obbligatoria la partecipazione a un corso che ha lo scopo di insegnare quelli che sono le regole e i principi sui quali si basa la Nutrizione Enterale Chetogena. I corsi vengono tenuti a Roma in date stabilite dal Policlinico Umberto I; chi non può partecipare recandosi nella sede preposta può partecipare al corso telematico (il corso su Internet è attivo 24 ore su 24) oppure può recarsi in uno dei vari centri NEC italiani e seguire il corso tramite la metodica della Web Conference. Come detto, la partecipazione al corso è requisito fondamentale per potersi sottoporre alla dieta col sondino; senza attestato di partecipazione il trattamento non può aver luogo.
Prima di iniziare la dieta col sondino il soggetto (il paziente) viene sottoposto a una misurazione impedenziometrica; tale misurazione viene effettuata con un duplice scopo: valutazione del peso ideale e valutazione della massa grassa del soggetto; quest’ultima valutazione serve a verificare, terminato il ciclo previsto, la quantità di grasso che è stata persa.
Fase operativa della dieta
Terminate le fasi preliminari (corso e misurazione impedenziometrica), la dieta del sondino entra nella fase operativa vera e propria; il soggetto che deve essere sottoposto al trattamento deve stare in posizione seduta e deve bere dell’acqua con una cannuccia; nel contempo un operatore provvederà all’introduzione del sondino nel naso; l’operazione non è lunga (alcuni secondi) ed è indolore; è però possibile che per 10-15 minuti il soggetto avverta una certa sensazione di fastidio dovuta alla sensazione di corpo estraneo nel naso e nella gola. A partire da questo momento il paziente, per i 10 giorni del ciclo, potrà assumere soltanto acqua, tè, camomilla o caffè; l’aggiunta in tali liquidi di zucchero o dolcificanti non è consentita perché si verificherebbe una riduzione dei chetoni con conseguente comparsa del senso di fame. Il soggetto è inoltre dotato della soluzione nutrizionale e di una pompa collegata al sondino; il funzionamento dell’apparecchiatura viene esaurientemente spiegato per far sì che il soggetto possa gestire la situazione in modo autonomo per tutti i 10 giorni del ciclo previsti dalla dieta del sondino.
Il diario della dieta
Durante il ciclo, il soggetto deve tenere una specie di diario nel quale dovrà giornalmente riportare alcuni dati: nello specifico dovrà annotare: peso, chetonuria, senso di fame (misurato con una scala va da 0 a 10) ed evacuazioni. Il paziente deve informare telefonicamente il centro se avverte lo stimolo della fame, se il calo di peso è inferiore al calo atteso secondo programma e se avverte fastidi inusuali; quest’ultima evenienza sembra, secondo quanto riportato dal sito ufficiale del prof. Cappello, puramente teorica, in quanto la dieta con il sondino consiste in una semplice assunzione di una soluzione proteica e quindi non dovrebbero assolutamente verificarsi complicanze di alcun genere.
La terapia durante la dieta
Durante il ciclo di esecuzione della dieta col sondino, i pazienti devono sottoporsi a una terapia che ha lo scopo di ridurre la secrezione gastrica; tale secrezione infatti viene stimolata in modo eccessivo dalla continua infusione di proteine. Devono venire inoltre effettuati alcuni lavaggi intestinali che hanno un duplice scopo: eliminare i residui degli alimenti all’interno dell’intestino ed evitare intasamenti a livello del colon.
Chi si sottopone alla dieta del sondino dovrà sospendere per tutta la durata del ciclo (10 giorni) l’eventuale assunzione di farmaci antipertensivi o antidiabetici. Terminato il ciclo di infusione proteica, tali trattamenti farmaceutici devono essere immediatamente ripresi. Durante il ciclo, in questi soggetti è obbligatoria la monitoraggio della pressione arteriosa e della glicemia; se il valore della glicemia supera 160 (lo stesso valore vale per la pressione massima), il soggetto dovrà immediatamente contattare il centro di riferimento. Qualsiasi altro tipo di farmaco che venisse eventualmente assunto non necessita di sospensione o di aggiustamenti nei dosaggi.
Fine del ciclo della dieta
Terminato il ciclo di dieci giorni di Nutrizione Enterale Chetogena il soggetto dovrà recarsi al centro di riferimento, riempire un apposito questionario di fine ciclo, effettuare una misurazione impedenziometrica, rimuovere il sondino e ricevere le istruzioni per una dieta di mantenimento.