La luce pulsata, tecnologia che deriva dal laser, basa la propria efficacia sulla conversione della luce in energia termica che consente attraverso la determinazione della lunghezza d’onda in modo da andare ad agire su peli superflui, discromie, lesioni capillari e rughe, denaturandoli.
Sostanzialmente, la luce pulsata è costituita da un accumulatore energetico e una speciale lampada allo xeno e di un’apposita ottica, in grado di generare un fascio di luce molto intenso che illumina attraverso brevissimi impulsi la zona da trattare.
Comunemente viene utilizzata per praticare trattamenti di foto depilazione e fotoringiovanimento.
I trattamenti
In definitiva, ad esempio, nel caso della foto epilazione, l’applicazione della luce pulsata determina il riscaldamento della melanina pilifera e la conseguente degenerazione del follicolo che viene denaturato in maniera permanente riducendone così la ricrescita.
L’efficacia del trattamento è direttamente proporzionale alla quantità di pigmento (melatonina) presente nel pelo (con una percentuale variabile che va dal 75 al 95%)per tale motivo l’azione della luce pulsata è scarsa su quelli privi di melatonina (peli bianchi e biondi).
L’unico metodo di efficacia provata clinicamente al 100% è l’elettrolisi. I laser e trattamenti a Luce Pulsata (IPL) sono riusciti a ottenere una riduzione permanente dei peli superflui.
Con la luce pulsata è possibile trattare, anche, la cute del viso e del corpo come nel caso invece di lesioni vascolari o couperose dove l’energia luminosa viene focalizzata sulle lesioni pigmentate della cute e gradualmente tenderanno a scomparire. È possibile ottenere un fotoringiovanimento andando a stimolare i fibroblasti del derma e quindi la produzione di collagene e dell’elastina andando così a ridurre le rughe.
Il trattamento a luce pulsata può anche essere utile per la cura di acne e smagliature.
Il vantaggio di questo tipo di tecnologia rispetto al laser sta nel fatto che esso non è doloroso, consente di trattare aree più ampie, con maggiore sicurezza, versatilità e velocità di esecuzione.
Inoltre, questa tecnica non è aggressiva come il resurfacing ablativo, in cui sia il derma sia l’epidermide sono feriti producendo un arrossamento evidente.