Terapia sclerosante serve alla rimozione delle teleangectasie. I capillari (termine comune per definire le teleangectasie degli arti inferiori) rappresentano un problema estetico molto sentito da parte delle donne: in Italia la comparsa e la progressiva intensificazione dei capillari è un fenomeno che coinvolge circa il 20 % dei soggetti di sesso femminile (ma il problema non è limitato alle sole donne).

In alcuni casi il fenomeno è lieve e generalmente non incide complessivamente sull’aspetto estetico delle gambe, in altri casi le teleangectasie sono così numerose e visibili da comportare un vero e proprio problema psicologico oltre che estetico. La scleroterapia è particolarmente indicata per la rimozione di capillari (teleangectasie), e di piccole varici.
La tecnica consiste nell’iniettare, all’interno dei piccoli vasi sanguigni, una sostanza farmacologica ad azione sclerotizzante che provoca il collasso della parete capillare, la sua chiusura e la conseguente scomparsa del capillare (teleangectasie).

Scleroterapia per le teleangectasie

É un trattamento sicuro, efficace, e relativamente indolore: non richiede anestesia e può essere effettuato in ambulatorio. Gli aghi ipodermici monouso usati per la scleroterapia sono di calibro ridottissimo. Nei soggetti particolarmente sensibili è possibile far precedere l’iniezione dall’applicazione di una pomata anestetica. Con questa procedura vengono trattati solo i capillari e le venule visibili, senza alterare il sistema circolatorio degli arti inferiori ma non si può prevenire la comparsa di altre teleangectasie in futuro. Il numero delle sedute scleroterapiche dipende, ovviamente, dal quadro clinico e dall’estensione della zona da sottoporre a terapia.